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CARTA DI INTENTI

  • Immagine del redattore: L'Eremita
    L'Eremita
  • 21 apr 2018
  • Tempo di lettura: 13 min

INTRODUZIONE

Noi eremiti non abbiamo problemi a buttarci in qualsiasi avventura che possa aiutare l’uomo a risollevarsi. Basta che l’impegno sia altruistico e le motivazioni pure. E’ parte del gioco di questo mondo farci evolvere rischiando per il bene, e l’avventurarci in mondi sconosciuti come quello della politica, può essere per noi una buona attività che se va bene, aiuterà chi vuole cambiare le cose, e se va male, sarà stata utile a passare il tempo utilmente divertendoci ad aiutare l’uomo ad evolversi; tanto non abbiamo nulla da perdere. Ora, per raddrizzare questo Paese distrutto dalla nostra corrotta classe politica, per prima cosa bisogna mettere su un movimento politico, con aderenti pronti ad impegnarsi alla prima elezione politica, degni di essere eletti, preparati in largo anticipo, non come fanno quelli del Movim. 5 Stelle, con le “parlamentarie” decise in 3-4- giorni, senza in realtà sapere la capacità dei candidati e l’etica che li muove. Noi eremiti, vogliamo personalmente conoscere prima i candidati, e fare con calma le liste con nomi, impegni e doveri da osservare. Così ora diamo in visione ai potenziali candidati la carta di intenti, dalla quale dovrebbe essere facile capire lo spirito che deve impregnare il candidato della "Lista Etica dell’Eremita".

Parlare chiaro prima, per non avere problemi poi. E soprattutto, bisogna capire che il Movimento Etico non corteggerà il consenso (quello lo sanno fare tutti gli imbroglioni, promettendo il benessere con i soldi del contribuente), ma responsabilizzerà, come deve fare chi si muove con motivazioni pure. Se poi le cose vanno male, continueremo a sopravvivere in questo porcaio senza sporcarci, contenti di aver fatto il nostro dovere. Chi vuole partecipare al gioco, leggerà la nostra carta di intenti e farà le sue domande nel caso qualcosa non sia chiaro. Noi eremiti siamo al di sopra delle parti e non abbiamo problemi a rispondere alle domande. Questo è il bello di chi si muove senza sensi di colpa. Speriamo di essere stati capiti.

___Carta di Intenti___

Questi che espongo sono i punti principali che il candidato della Lista Etica dell’Eremita dovrà far suoi affinché il cittadino, nel caso di un successo elettorale della lista, ritrovi la fiducia nel suo prossimo. Chi apprezza e condivide le idee e l’etica del Movimento Etico dell’Eremita, sosterrà elettoralmente i candidati nella lista, e il candidato che verrà eletto, sarà messo sotto controllo dal Comitato dei Controllori affinché non si corrompa. Lui/lei è stato messo lì per controllare i colleghi eletti e come vengono spesi i soldi dello Stato, consultando i cittadini su eventuali progetti. Essendo la nostra una forza composta di vegetariani (almeno sei milioni) e di credenti (non di “creduli”), possiamo svolgere un buon ruolo nel gioco elettorale; scuotendo la coscienza degli ignavi, le certezze teologiche di chi pensa di salvarsi appoggiandosi alle leggi dell’uomo e ai soldi dello Stato, o ancora peggio, cercando di ingraziarsi il voto di quei “consumisti” per i quali, per essere felici, contano solo i soldi che si guadagnano, non importa se sporchi, incuranti dei danni che fanno al prossimo nella loro partecipazione a lavori senza etica o moralmente illeciti. Noi “etici”, coscienti come siamo che c’è più piacere nel dare che nel chiedere, non seguiremo le orme dei corruttori come il Berlusconi, o dei corrotti nello spirito come è il caso del secondino carcerario, il peggiore tra i servi del potere.

------------------------------------------------------------------- Circa il sistema elettorale, favoriamo il più semplice. Quello maggioritario con collegi uninominali; quello in cui il candidato che vince in quel collegio entra n Parlamento, e gli altri candidati vanno a casa. Si elimina il senato e si migliora il sistema dei deputati. Così si comincia a risparmiare il tempo per le leggi e si risparmiano i soldi. Poi per chi deve governare, elezioni popolari a doppio turno, con il cittadino che sceglie il meno peggio.

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Sulla Giustizia penale
1) Il cittadino deve essere sovrano assoluto nella difesa della sua casa e dei suoi beni. Che lo Stato si tenga lontano da questo diritto alla propria difesa del singolo cittadino, se non vuole farselo nemico dichiarato, con noi al fianco del cittadino. 2) La pena, per chi viene scoperto in fallo nell’espletamento di un crimine, deve essere certa e senza sconti o “comprensioni” equivoche; economiche, sociali o politiche che siano. Eventuali sconti di pena o permessi d’uscita anticipati al reo in detenzione, dovranno essere decisi dalla vittima stessa, e in sua assenza, dal parente più prossimo, su richiesta della persona detenuta. La giustizia deve tornare ad essere inflessibile e certa, come al tempo di Roma antica, una sicurezza del popolo, e non dipendere da un gruppo di stipendiati che ama farsi vedere “buono”, “sensibile” e “comprensivo”, a danno del diritto della vittima (a decidere). 3) La vittima di un crimine, dopo il giudizio di colpevolezza da parte del giudice, deve avere il diritto di decidere la pena al suo aggressore o danneggiatore, se così desidera. Fosse anche una misericordiosa e veloce pena di morte o il perdono immediato. E’ tempohe ognuno di noi cittadini si prenda le proprie responsabilità nel decidere, altrimenti, affidandosi al giudizio dei burocrati della giustizia o di un Codice Penale, non si cresce evolutivamente; in più ci si indebolisce caratterialmente. E guai alla autorità dello Stato che si intromette in questo diritto della vittima a decidere la pena se così vuole. Il funzionario della Giustizia viene pagato coi soldi del popolo, e deve fare la volontà della maggioranza del popolo delle vittime.
Commento:
La possibilità per la vittima di decidere la pena, sarà utile a far diminuire i casi di stupro. Chi intende violentare la persona fisicamente più debole, come la donna o un bambino, ora ci penserà due volte, sapendo che se preso, non ci sarà molta speranza di farla franca, come succede attualmente, dovendo il magistrato che comminare pure la pena oltre a giudicare, per cui è sempre pronto a concedere attenuanti e sconti di pena, per apparire “comprensivo” ai famigliari dello stupratore e al pubblico, e per passarsi come uno “sensibile” e “buono” al popolo; soprattutto per non farsi nemici personali. Poi, deve essere chiaro che chi non ha subito l’affronto, come è il caso del funzionario della giustizia, non è certo la persona più adatta a comminare la pena. Perché quando si decide la pena, bisogna essere giusti, e non “comprensivi”, come si fa ora, a tutto danno del diritto della parte danneggiata. Si lasci quindi tale incombenza a chi ha subito l’offesa e non teme di esser visto male nell’uso di questo suo diritto. Saremmo degli ipocriti se conculcassimo questo diritto.

4) Per chi è eletto al Parlamento, non ci deve essere immunità parlamentare, se non quella per i cosiddetti reati di opinione. Per l’eletto al parlamento, se trovato colpevole, la pena deve essere al doppio o al triplo di quella imposta al comune mortale. Lui/Lei come eletto, deve essere di esempio. Quindi, licenziamento immediato dopo il primo giudizio, l’unico che ci sarà, veloce e senza scadenza dei termini, con sequestro della sua casa e dei suoi beni, per indennizzare lo Stato, non importa se intestati a famigliari o parenti, e niente più possibilità di impiegarsi al soldo dello Stato. Già al primo avviso di garanzia dovrà lasciare il Parlamento, e guai a chi lo frequenta. Ormai il popolo si è stancato di questi suoi “rapprentanti” che rappresentano solo i propri interessi particolari. 5) Non ci dovranno più essere privilegi per il parlamentare eletto, né vitalizi o sussidi particolari e neanche diritti acquisiti sui soldi del contribuente. La pensione dovrà essere come quella del comune cittadino e non superare i tremila euro al mese. In fondo il mestiere di parlamentare è uno dei meno faticosi che ci sia. A parte che operare in parlamento, deve tornare ad essere un onore, non un luogo lobbistico, per difendere gli interessi degli amici e dei poteri forti, a danno del diritto di quelli che non hanno alcun potere o amico in Parlamento. 6) L’eletto in Parlamento della Lista Etica, deve essere di esempio, e quindi non dovrà prendere più di mille euro al mese, tanto i trasporti sono gratuiti per il parlamentare. Né fare politica di parte. Dovrà impegnarsi invece sui diritti; umani, sociali, e civili dei più deboli. Soprattutto dovrà fare il controllore di come vengono spesi i soldi del contribuente, come già cercano di fare quelli del Movimento Cinque Stelle. Sta a noi aiutarli in questo duro compito e vegliare affinché non si corrompano. Commenti: I soldi del contribuente sono “sacri”, e sporcano a chi li spreca o li richiede per attività di parte, o religiose, finora finanziate dallo Stato, o usati per attività chiaramente corruttive come lo stipendio per il mestiere di secondino carcerario. Le attività caritatevoli o di aiuto alle parrocchie, o per restauri di opere d’arte dovrà essere compito del privato di buon cuore, dell’imprenditore, o del credente che ci crede, prendendo i soldi dal proprio conto in banca, e non dall’otto per mille, (soldi delle tasse); che “Cesare” farebbe meglio a non regalare alla istituzione religiosa per farne una sua complice per aiutarsi nel gestire il malaffare praticato “a norma di legge”, come sempre si fa quando bisogna regalare soldi del contribuente, per “fare il bene” come si usa dire, la parola magica che autorizza il male legale. 7) La Lista Etica farà il suo meglio per far abolire la tassa religiosa dell’otto per mille, per laicizzarla e utilizzarla per migliorare i trasporti pubblici, le strade, il servizio idrico, la Giustizia, la difesa dell’ambiente, ecc. I soldi delle tasse, tra cui l’otto per mille devono essere usati esclusivamente per far funzionare bene le istituzioni dello Stato, non per favorire attività private come quella delle Chiese. 8) La lista etica si batterà contro tutte quelle ostruzioni “a norma di legge” di derivazione religiosa, che complicano la vita al cittadino (specie la vita della donna), che non crede più ai burocrati della religione. La religione dovrà tornare ad essere un sentiero verso il dio da percorrere nel privato, non più in pubblico, luogo dove è facile che si formino attriti con cittadini che hanno altre idee e che vogliono imporre la propria moralità, a danno del diritto della maggioranza a godersi la vita senza osservare norme morali di parte che favoriscono gruppi che tendono al potere utilizzando le norme religiose; e questo a scapito del diritto del singolo individuo, e di altri gruppi che si accontentano di poter praticare il proprio sentiero nella libertà di scelta del singolo e senza coercizione. 9) La Lista Etica si impegnerà a favorire tutte quelle leggi che favoriscono la consultazione del popolo. L’Italia dovrà divenire “come la Svizzera” paese dove ogni legge deve essere visionata dal popolo prima di andare in Parlamento. 50.000 mila firme devono essere sufficienti per presentare una legge in parlamento e se la legge non viene poi approvata da una maggioranza semplice del popolo e senza quorum, la legge viene abolita. I parlamentari devono solo controllare che sia fatta la volontà del popolo e su come si spendono i soldi del contribuente. Sarà una rivoluzione culturale senza violenza né ideologia. Commento:Se c’è una cosa che si nota subito nell’Italia, è la non consultazione del popolo riguardo le leggi. Le leggi, sembra che siano una cosa che riguarda solo il gruppo ristretto che siede in Parlamento. Un gruppo che fa leggi che favoriscono il proprio partito e i suoi elettori, causando un danno dopo l’altro alla maggioranza del popolo, alle istituzioni dello Stato e al loro funzionamento; che crea disaffezione e sfiducia nel cittadino di buona volontà. E tempo di consultare il popolo su ogni cosa! 10) Il candidato della Lista Etica eletto in Parlamento, non dovrà durare più di un anno nella carica, per permettere al candidato successivo nella lista degli eletti di subentrare e fare esperienza in Parlamento. Così facendo non ci si incollerà alla poltrona, né si ha tempo di fare amicizie equivoche con quelli degli altri Partiti in Parlamento. Noi della lista etica faremo un regolamento per il nostro proprio gruppo, e chi non lo osserva dovrà lasciare il gruppo immediatamente. 11) L’eletto nelle lista etica, farà sue tutte quelle battaglie in cui i diritti civili e umani dell’individuo sono sovrani, fosse anche il diritto a suicidarsi, a rifiutare vaccinazioni, la scuola obbligatoria, qualsiasi coscrizione poliziesca, militare, civile o religiosa. 12) Non ci dovrà più essere l’obbiezione di coscienza per professionisti che servono in strutture dello Stato. Il professionista è stato messo lì affinché serva il cittadino bisognoso, non per utilizzare la sua Credenza a danno del diritto del cittadino bisognoso. Nessuno lo obbliga a lavorare in contesti che non gradisce, quindi, se succede, che l’obiettore ideologico sia licenziato immediatamente. Commento: Altri punti in cui si manda allo Stato un messaggio chiaro: “Che lo Stato dia tutti i diritti individuali al cittadino nella espressione della propria volontà, fino a ché questa libertà non invade il campo della libertà altrui. Questo significa cominciare a rispettare l’individuo. Cosa mai fatta dallo Stato finora. 13) Riforma radicale del Trattamento carcerario. Le carceri devono tornare ad essere un luogo in cui il reo, viene solo tenuto separato dalla società ( e dalla famiglia); ma come persona ormai inoffensiva, deve essere rispettato se non ci si vuole dimostrare peggiori del reo. Non ci saranno più misure “buoniste” che creano diffidenze e ingiustizie tra le persone detenute. Le carceri dovranno essere strutture autosufficienti, in campagna, luoghi dove ogni persona detenuta avrà una propria dimora personale; un luogo dove vivere e coltivare la propria autosufficienza alimentare, con il minimo di aiuto dall’esterno. Nel nuovo sistema carcerario, la persona detenuta trattata col massimo rispetto, non più come ora, dove buttando in mezzo ai recidivi persone che hanno solo sbagliato per la prima volta, significa rovinarle. E questa mancanza di rispetto per la persona che sbaglia deriva solo dalla necessità di facilitare il lavoro ai robottini che gestiscono la vita all’interno del carcere. Gli stessi detenuti si gestiranno socialmente, gli converrà. Quindi, non vi dovranno più essere al suo interno essere persone stipendiate, che non possono evitare di corrompersi nello spirito, come avviene attualmente. Questo si può ottenere facilmente. Una riforma consentirà al carcere di diventare una scuola di vita sociale, impedendogli di creare sempre nuovi recidivi, risparmiando molti soldi del contribuente. 14) Il candidato eletto dovrà fare il controllore di tutti quei luoghi chiusi al comune cittadino dove si detiene il cittadino e si può far uso della violenza praticata “a norma di legge”, tra cui i mattatoi pubblici. 15) Il Tutore dell’Ordine Pubblico che viene sorpreso a mancare di rispetto ad un cittadino prigioniero, verrà licenziato immediatamente. Stabiliremo un codice di comportamento che soddisferà il tutore dell’Ordine e il cittadino inquisito o prigioniero. 16) Il cittadino che viene a mancare di rispetto ad un Tutore delle Forze dell’Ordine, è passabile di arresto immediato, e se ci sono testimoni del suo comportamento pericoloso, inviato subito al carcere anche solo per qualche giorno, dove sarà trattato col massimo rispetto. E guai a chi manca di rispetto al prigioniero. 17) Il cittadino che per ragioni proprie danneggia fisicamente o uccide un tutore dell’ordine pubblico, sarà passibile di morte, nel caso un collega del danneggiato lo richieda, prendendosi la responsabilità della propria scelta.. In altre parole, il tutore dell’ordine tornerà persona rispettata e temuta da tutti, non solo da quelli che lo vedono bene. Ma costui, farà bene a mantenere le distanze dai comuni mortali e frequentare in amicizia solo quelli della propria famiglia; non più i piccoli delinquenti che gli danno amicizia in cambio di favori e informazioni. 18) Visto l’aumento esponenziale della delinquenza giovanile, e in età ancora scolara, siamo favorevoli ad un abbassamento dell’età per comminare pene, fin dall’età di 11-12 anni, da scontare con coetanei, nel rispetto della sua personalità. Il giovane sorpreso a mancare di rispetto ad anziani, dovrà essere immediatamente separato dalla famiglia che non l’ha saputo educare al rispetto verso lo sconosciuto, e condotto a vivere in “campi di rieducazione” dove insieme ad altri giovani imparerà a vivere socialmente, lavorando la terra per campare, rispettando tutti quelli che si vede intorno (se non vuole farseli nemici). 19) Ci dovrà essere il carcere immediato per chi viene sorpreso ad evadere le tasse, nel caso sequestrandogli anche casa e beni. Il periodo di tempo in reclusione potrà essere diminuito, se restituisce interamente la somma evasa, con in più un interesse del 50%. Commento:Solo la certezza della pena immediata e senza sconti, anche per piccoli crimini, inviterà il cittadino che intende prevaricare sul prossimo, a pensarci due volte prima di mancare di rispetto al suo prossimo con la scusa della sopravvivenza. Il tempo del permissivismo deve cessare, e speriamo che anche quelli degli altri partiti politici non al governo lo capiscano. 20) Siamo favorevoli a studiare insieme ai cittadini interessati un sistema penale immediato della pena per chi consapevolmente ricatta, minaccia, favorisce condotte fraudolente moralmente illecite pur di fare soldi senza bisogno di faticare. Sono crimini commessi da individui con tendenze parassitarie per natura, gente che pensa di potersi permettere tutto pur di vivere comodamente senza sudare, e questo lo attua a danno di qualcun altro; gente inutile quindi, che sarebbe meglio eliminare dalla società quanto prima, fin dal secondo arresto, senza bisogno di una condanna ufficiale. Mandare in carcere certi parassiti della vita, serve solo a corrompere chi gli fa da guardiano, cosa che dovremmo evitare. 21) Riguardo il crimine commesso da un parassita, dovrà valere il giudizio di una giuria del popolo, non del giudice o di una giuria stipendiata dallo Stato. Commento:Questi metodi spicci attuati per mezzo di giurie popolari che non hanno tempo da sprecare ripuliranno un poco l’Italia; anche possono sembrare duri, uniti alla civilizzazione del trattamento carcerario, faranno diminuire il numero di quelli che delinquono per sport, pensando che verranno sempre perdonati da magistrati che hanno la coscienza sporca. E’ tempo che il buonismo di facciata a spese degli onesti e dei miti, sparisca, per far tornare la fiducia verso lo Stato, osservando come chi delinque per passatempo, non avrà più scampo, non importa l’avvocato ben pagato. -------------------------------------------------------------------------------------------------------- Sezione seconda; sul problema dell’immigrazione e degli stranieri che non si integrano. 22) Noi “etici” siamo favorevoli a norme drastiche che contrastino l’illegalità diffusa e dilagante degli immigrati economici, che credono che noi comuni mortali gli dobbiamo qualcosa. Prima viene il diritto del cittadino italiano che paga le tasse, poi dello straniero, finché si comporta bene e non infastidisce il prossimo. Lo straniero non dovrà più essere “intoccabile” dalla legge, ma dovrà pagare le conseguenze del suo modo di vivere senza rispetto degli usi e costumi dei cittadini italiani e di quelli stranieri che si sono ben integrati. 23) Una norma che vediamo con favore, è quella che permette i campi per rifugiati economici solo alla distanza di almeno dieci chilometri dalla cinta cittadina; campi con tende, roulottes e monoblocchi, dove impareranno la lingua italiana senza distrarsi a girare a vuoto per la città, turisteggiando a scrocco, affollando gli autobus. e muovendosi in gruppo, con carrozzelle e tutta la prole appresso. Quelli che vengono sorpresi sul bus o sul treno senza un biglietto, dovranno essere mandati in un campo a parte, a coltivarlo per la propria sopravvivenza, e alla prima occasione, deportati gratuitamente al proprio paese, mettendo in conto al paese di provenienza. 24) I migranti economici ospiti di strutture dello Stato, dovranno essere disponibili ad essere usati per lavori gratuiti nella campagna, come la pulizia ai bordi delle strade, degli scolatoi per l’acqua, e la sistemazione di strade in genere. Almeno restituiscono con il lavoro parte dei soldi che lo Stato spende per loro; se si rifiutano, dovranno lasciare il paese nel tempo di due-tre giorni, poi se ad un controllo vengono sorpresi senza documenti, saranno deportati al paese di provenienza immediatamente. In altre parole, per uno straniero, girare senza un documento valido, controllabile al computer delle forze dell’ordine, deve diventare un crimine. 25) Riguardo i reati commessi da minori di etnia rom (come le zingarelle nelle metropolitane), in attesa di una legge che punisca questi minori del reato di accattonaggio e furto, il genitore degli stessi pagherà con i propri beni (casa, roulotte, mezzo di trasporto), i danni che provocano alla collettività, non avendo lui/lei saputo educarli al rispetto verso il prossimo. In altre parole, i genitori dovranno diventare responsabili per come si comportano i propri figli e pagare per loro. Ci aspettiamo molti suggerimenti da parte dei cittadini su questo problema. Questa Carta di intenti sarà aggiornata spesso, secondo la volontà degli elettori.


 
 
 

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